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Non solo Kpop: La scuola pianistica coreana

La Corea del Sud negli ultimi anni sta attirando su di sé molta attenzione specialmente per ciò che riguarda il panorama musicale. Il Kpop sta spopolando in ogni angolo de mondo ma la Corea del Sud non è solo Pop, molti sono i generi musicali in cui il paese eccelle, ma forse sono un po’ meno sotto i riflettori dei più.


Un esempio tra molti è l’amore per la musica classica e soprattutto per il pianoforte. In queti giorni si sta svolgendo il VIPC – Verona International Piano Competition – che da sempre scopre i nuovi giovani talenti del pianoforte da tutto il mondo.


Abbiamo voluto saperne di più e grazie agli organizzatori dell’evento, e al Direttore Artistico Roberto Pegoraro, abbiamo scoperto molto in merito alla Scuola Pianistica Coreana.


Da ciò che spiega il Direttore Pegoraro da circa 20 anni la partecipazione a questo evento da parte di artisti di origine coreana è aumentata esponenzialmente, arrivando all’ultima edizione 2021 con ben un terzo dei partecipanti provenienti dalla Corea del Sud.


Perché il numero dei partecipanti coreani è aumentato così vertiginosamente?


“Ho provato a ricercare le ragioni di questo exploit nell’innato, spiccato spirito di competizione e nella rigorosa disciplina che è alla base del loro studio; ma non è sufficiente.” Dice il Direttore Pegoraro. “E come spiegare, inoltre, un così grande amore per la cultura musicale occidentale, tanto distante dalla loro tradizione?” continua.


Sempre Pegoraro racconta di come la critica musicale, fino a qualche anno fa, avesse sempre riconosciuto nei giovani artisti asiatici precisione, tecnica ma allo stesso modo carenza interpretativa ed espressiva. Questa carenza ha portato i giovani artisti a frequentare importanti scuole europee per approfondire al meglio la cultura e la tradizione che avvolge la musica classica mitteleuropea.


“Un altro dato da non sottovalutare: prima del 1990, in Corea, non erano numerosi i docenti di musica in grado di garantire un’alta preparazione.”


È infatti solo nel 1993 quando viene fondata la Korean National University of Arts, la stessa università frequentata dal regista Shim Sung-bo e Kim JunMyeon (Suho degli EXO) e molti altri, che il governo coreano inizia a puntare fortemente sull’educazione e la cultura nel'ambito dell’arte, musica e spettacolo investendo fortemente sulla formazione di artisti di alto livello.


Quest’anno i partecipanti di origine coreana al VIPC sono:

Hee Jun Han - 26 anni Da Young Kim – 34 anni Hyunji Kim – 25 anni Seolhwa Kim – 28 anni Song-Ha Kim – 30 anni Yeonwoo Park – 28 anni Yeram Park – 25 anni Jeong Hyun Yoon – 26 anni


Questa sera si terrà la semifinale del concorso presso il Palazzo della Gran Guardia a Verona dove verranno decretati i tre migliori pianisti.

Al vincitore andranno 4.500 euro in denaro e un contratto discografico del valore di 3.000 euro con l’etichetta Fluente Records per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un disco in formato digitale.



Si ringrazia l'ufficio stampa del VIPC





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