Recensione del drama disponibile su Netflix dall' 11 febbario
Abbiamo guardato questo pomeriggio l’attesissimo film “amore e guinzagli” in uscita l’11 Febbraio su Netflix.
Quando ne fu dato l’annuncio i fan dei drama si divisero in più fazioni: chi incuriosito dalla tematica, specialmente trattandosi di un film made in Corea, chi preoccupato che per questo motivo non sarebbe stato soddisfacente, e poi c’eravamo noi dello staff che abbiamo dato di matto come le peggio fangirls BL che si possano incontrare.
Il film dura circa due ore e seppur “lungo” sono sicuramente un paio di ore piacevoli. La tematica trattata ha fatto per i giorni precedenti all’uscita pensare ai più che si potesse trattare di “ Cinquanta Sfumature di Grigio” alla Corea maniere ma fortunatamente così non è stato.
Nelle due ore di questo lungometraggio la tematica viene spiegata e approfondita senza mai cadere nel banale o sfociare nell’erotismo facendolo sembrare più un divertente manuale per chi è alle prime armi con la pratica del BDSM.
Ci troviamo di fronte infatti a Jung Ji Woo, interpretata da SeoHyun (Gilrs’ Generation), che si ritrova dinanzi alla richiesta del collega e superiore Jung Ji Hoo, interpretato da Jun (U-Kiss), di diventare la sua “padrona”. Lo spettatore si troverà catapultato nel mondo BDSM assieme alla protagonista, imparando dalle basi assieme a lei.
Ciò che abbiamo apprezzato particolarmente di questo film è il modo in cui viene trattato questo argomento solitamente considerato tabù. In primo luogo si da grande importanza e senso del valore al consenso di entrambi i partner, all’uso sicuro e consapevole di tecniche e vari strumenti ma non solo, in questo drama il BDSM non viene associato ad un atto sessuale ma più ad una stimolazione psicologica e sensoriale che per essere messa in pratica deve seguire regole ben precise e prestabilite tramite contratto controfirmato da entrambe le parti.
In molte scene inoltre viene fatto riferimento al maschilismo e ai ruoli uomo-donna nella società come a voler fare una provocazione alla società coreana odierna e non solo. Ne è un esempio la prima scena dove Ji Hoo fa notare al superiore che il modo in cui si rivolge a Ji Woo è considerabile molestia sessuale sul lavoro o ancora quando durante una cena di lavoro il capo dei due spiega cosa una donna dovrebbe essere in grado di fare per essere una degna moglie.
Una nota di merito va sicuramente anche alla volontà di voler mostrare quali siano i rischi di una relazione tossica, BDSM o meno.
In conclusione consigliamo la visione di questo film, per nulla banale almeno da come sarebbe potuto sembrare dai trailer prima dell’uscita.
Noi sicuramente lo riguarderemo, forse anche già questa sera!
Jae-Hwa e Boomy
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