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Come diventare K-Pop Idol?

Scopriamo insieme quale è la strada per diventare k-pop idol e cosa accade fino al post debutto.

Da quando il Kpop e gli idol sono entrati nella vita di buona parte dei giovani di tutto il mondo, attratti dalla bravura degli artisti e dai colori di questo scintillante mondo dell’intrattenimento, sono in molti a chiedersi quale sia la strada che porti dei giovani a diventare grandi artisti, anche di fama internazionale.

La strada per diventare K-pop idol non è facile e crediamo che sia ben noto a tutti ormai, sono molti gli articoli usciti in questi anni che raccontano di quanto sia complicato entrare nelle agenzie, più o meno famose, e di quanto duro sia il percorso da apprendisti anche solo fino al ricevere all’ok definitivo per entrare a far parte di un gruppo nascente.

Essere un k-pop idol non è cosa da tutti, non tutte le persone sono in grado di sopportare una così costante pressione e raggiungere livelli di bravura imposti da terzi che però sono l’unica maniera per arrivare a questo ambito titolo.


Vediamo insieme ora quale è la strada “standard” che una persona deve intraprendere per raggiungere il suo sogno e, magari, arrivare con i loro album e merch anche nelle nostre case. Lo vedremo insieme, prendendo come esempio le varie testimonianze che gli idol hanno raccontato negli anni.

1. Devi essere scoperto

Sembra ridicolo come primo punto ma è la verità: qualcuno deve scoprire le tue doti, la tua bravura o in alcuni casi come già successo anche solo il tuo bell’aspetto messo a fuoco da una telecamera.

Ci sono vari modi per essere “scoperti” partecipare a provini o Show televisivi volti a diventare idoli sono forse i più diretti, ma richiedono già ottime basi di canto, ballo e recitazione. Un artista kpop infatti è un artista poliedrico che dovrà anche saper recitare per spot pubblicitari, presenziare in tv show e molto altro oltre a saper cantare e muoversi su un palco.

Se decidi di presentarti alle audizioni devi ancor prima di inviare la tua candidatura raccogliere più informazioni possibili sull’agenzia, sulla tipologia di contratti e le loro restrizioni. È utile a volte, prendere anche informazioni sul suo CEO.

Oggigiorno grazie alla diffusione del kpop a livello globale è possibile fare provini online o in diverse grandi città del mondo. L’importante è essere informati su quando le audizioni vengano aperte e in quale luogo o modalità.


Esiste anche un modo più diretto per raggiungere il ruolo di Trainee, ma sicuramente meno facile se i tuoi tratti somatici non sono asiatici, ed è quello di essere letteralmente fermato per strada da degli agenti di una compagnia.

È raro che si venga presi al primo provino a meno che le proprie doti non siano già eccellenti o si spicchi in particolar modo in qualcosa. L’importante è non demordere se questa è la strada che vuoi intraprendere. Un solo “No” ricevuto non pregiudica gli esiti futuri, anzi in alcuni contesti potrebbe mettere in risalto maggiore la tua caparbietà.


2. Superamento del provino: ora sei un Trainee

Una volta superato il provino si ha la possibilità di entrare nelle agenzie come Trainee ma questo non da automaticamente la certezza di poter vedere realizzato il proprio sogno.

Essere Trainee è come avere una sorta di contratto da apprendisti dove (per un periodo, più o meno lungo) imparare ed esercitarsi su tutte le discipline volte a renderti un idol completo.

Non è facile soprattutto se pensiamo che i Trainee molte volte si ritrovano ancora all’interno del periodo d’obbligo scolastico e quindi ci si ritrova a dover gestire la carriera scolastica e il futuro della propria carriera.

Anche per i Trainee stranieri potrebbe essere più complicato in quanto la pressione del dover essere al pari dei colleghi coreani è molta e soprattutto si dovrà essere in grado di poter conciliare lo studio della lingua e della cultura coreana con il proprio percorso.


Secondo alcune statistiche su 100 Trainee solo 4-5 riusciranno poi realmente a debuttare, in alcuni casi saranno proprio i Trainee a decidere di porre fine al loro percorso mentre in altri sarà l’agenzia stessa a decretarne la fine.

In molte agenzie, spesso quelle più grandi, i Trainee sono sottoposti mensilmente a dei controlli volti a capire quali e quanti siano i progressi del singolo individuo per valutare quando potrà debuttare o in alcuni casi terminare la sua carriera.

Per questo tipo di valutazione esistono anche delle forme di ShowCase dove i Trainee dovranno esibirsi, spesso su brani di punta dell’agenzia, per dimostrare i propri progressi e di essere in grado di continuare questo percorso.


3. Da Trainee a Idol

Quando il grande giorno è arrivato ti verrà comunicato il gruppo con il quale farai il debutto e tutte le caratteristiche di esso dal concept allo stage name (qualora non avessi la possibilità di scegliere), il nome del gruppo e molto altro. Possono comunque passare mesi o anni dall’annuncio del debutto al vero e proprio primo stage e tutte le informazioni ricevute fino a quel momento dovranno essere mantenute segrete, spesso anche con genitori e amici.

4. Il Debutto

Il debutto di un gruppo spesso viene annunciato con mesi di anticipo o comunque dopo il rilascio di una data per esso all’intera industria dell’intrattenimento e ai fan. Inizieranno così le varie promozioni, i teaser e trailer per ogni membro e del gruppo. Arriverà poi il rilascio della canzone e dei primi stage live davanti ad un pubblico.

È tutto meraviglioso a vedersi così ma gli allenamenti e lo studio non diminuiranno, le agende diventeranno sempre più folte e la pressione sulle proprie spalle, se non giustamente preparati potrebbe schiacciarvi. Per questo motivo spesso vediamo idol ritirarsi dalle scene poco dopo il debutto ufficiale.


5. Il primo anno dal debutto

Una volta che la carriera del gruppo è iniziata ci sono molti obbiettivi da raggiungere e l’importante tra questi è di certo la fama.


Può sembrare scontato ma non lo è, ogni agenzia infatti (nei più dei casi, ma naon tutte in realtà) crea una sorta di “scaletta degli obbiettivi” per ogni gruppo che devono assolutamente raggiungere per non rischiare lo scioglimento. È brutto da pensarsi ma per quanto il sogno di qualsiasi persona che voglia diventare idol sia quello di poter esercitare tale attività, spesso deve scontrarsi con la dura realtà economica dell’industria kpop: se non porti profitti non sei utile all’agenzia. Crudele di certo ma non dimentichiamo che il mondo dell’intrattenimento, soprattutto in Corea del Sud, è ad oggi uno dei maggiori fattori trainanti dell’economia interna (a vote anche esterna) del Paese.

Spesso quindi verrà richiesto al gruppo, che si ritroverà il più delle volte inerme dinanzi a questo, di vincere un certo numero di Music Show, di raggiungere un certo numero di visualizzazione degli MV in grado di dimostrare anche economicamente che ciò che l’agenzia ha fatto per il determinato gruppo/idol abbia realmente portato dei profitti. Quando purtroppo ciò non accadde ci ritroveremo di fronte allo scioglimento prematuro di un gruppo che potrà essere o meno dichiarato dall’agenzia.


6. Superamento del primo anno


Se gli obbiettivi economici del primo anno sono stati superati la vita del gruppo può continuare e con esso tutte le attività del caso come promozioni, fan meeting, presenze in TV Show e molto altro. Rimarranno comunque gli obbiettivi economici da raggiungere ma a questo punto non saranno solo a carico del gruppo ma anche delle agenzie. Più la notorietà del gruppo però crescerà meno saranno i rischi di scioglimento, specialmente quando anche grandi brand inizieranno a considerare il gruppo come volto dei loro prodotti ed è qui che spesso le azioni dei fan permettono realmente ad un gruppo di sopravvivere.

Più un gruppo è amato e più se ne parlerà sui social, aumenteranno le visualizzazioni di programmi televisivi o video vari e la presenza a concerti, tour e molto altro.

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Siamo giunti alla fine di questo articolo che forse si è rivelato meno felice dal suo titolo. Diventare idol è sicuramente il grande sogno di molti ma non è solo stare con i fan, ballare o cantare. Ogni persona su uno stage, chi più o chi meno, porta realmente sulle spalle il peso della propria agenzia e ad oggi sono veramente poche le agenzie coreane che si comportano in modo diverso da quanto spiegato sopra.

Noi ci auguriamo che chiunque abbia questo sogno nel cassetto possa avere la possibilità di realizzarlo, ci teniamo però ad evidenziare che non tutto è sempre ricoperto d’oro o felicità come possa sembrare. È una strada impervia e sdrucciolevole dove fattori esterni sono pronti a farvi cadere.


Ci auguriamo di aver dato con questo articolo una visione un po’ diversa dai soliti "manuali ho to be/ how to become” che si trovano online. Una versione più cruda e meno felice forse, più piantata saldamente alla realtà, volta però non a infrangere i sogni di qualcuno ma bensì a rendere quel qualcuno più consapevole e, in minima parte, anche ad apprezzare ulteriormente il duro lavoro (che noi abbiamo spiegato in questo articolo riducendolo ai minimi termini) di quegli idol che tutti seguiamo e amiamo ogni giorno da più o men tempo.

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