Il cinema è una forma d'arte vasta e ricca di sorprese, ma spesso vittima di stereotipi. Fra i molti luoghi comuni da sfatare, c'è quello secondo il quale il cinema occidentale e quello orientale non si parlino, o quantomeno non si siano mai parlati fino a "Parasite". Si tratta ovviamente di una convinzione sbagliata e una dimostrazione lampante può venire se si prova a guardare un po' meglio alle carriere di alcuni attori che di sicuro conosciamo tutti, ma su cui non ci soffermiamo con l'attenzione che meritano. In cima alla lista degli artisti da scoprire dovrebbe esserci fra gli altri Bae Doo Na (배두나).
Nata a Seul l'11 ottobre 1979, figlia d'arte, ha cominciato la carriera a fine anni '90 come modella per poi passare alla recitazione nei kdrama. Dai kdrama è passata poi ai film coreani, ma era solo l'inizio. Prima ancora che cominciassero gli anni '10 era già stata scoperta dal cinema giapponese e nel 2012 è approdata a Hollywood, recitando (in inglese) in "Cloud Atlas".
"Cloud Atlas" è un film americano, in collaborazione con Germania, Cina e Singapore, diretto da Lana e Lilly Wachowski e Tom Tykwer. Tratto dal romanzo di David Mitchell "L'atlante delle nuvole", intreccia in modo non cronologico sei storie ambientate in tempi e luoghi molto differenti. In particolare Bae Doo Na è protagonista de "Il verbo di Sonmi~451", un segmento particolarmente crudo in una Seul distopica del 2144 d.C. Non adatto ai minori né alle persone molto sensibili, è un lungometraggio dai temi forti e dal budget considerevole. La partecipazione in questa pellicola non segna per Bae Doo Na un caso sporadico nelle produzioni occidentali né un abbandono definitivo di quelle orientali: la ritroviamo, per esempio, nella serie tv americana "Sense8", nel drama coreano "Kingdom" e perfino nel film francese "#jesuislà".
"Sense8" vede il ritorno di Bae Doo Na sotto la direzione delle sorelle Wachowski insieme a J.M. Straczynski, per quella che sarebbe dovuta essere una serie in più stagioni, ma è poi diventata di due stagioni e due speciali. La trama incrocia la vita di otto sconosciuti che improvvisamente riescono a connettersi telepaticamente fra loro, nonostante vivano ai quattro angoli del pianeta. Le loro differenze culturali e personali non ostacoleranno la creazione di rapporti intensi, sempre alla ricerca di una spiegazione al loro strano destino comune.
"Kingdom", invece, muove da tutt'altri presupposti. Serie tv coreana in costume diretta da Kim Seong Hun, narra di una misteriosa malattia che sembra rendere i morti degli zombie. Bae Doo Na è una giovane dottoressa impegnata a fare fronte all'inspiegabile epidemia, sempre divisa fra aiutare i malati e cercare l'origine del morbo. Come se questa incredibile, per quanto superficiale, panoramica non fosse sufficiente, bisogna ricordare che Bae Doo Na si cimenta anche come attrice in teatro e in alcuni MV, presentatrice, cantante e fotografa, per quella che sembra davvero una carriera inarrestabile su tutti i fronti e in tutti i continenti. FILMOGRAFIA (parziale): Lungometraggi. - The ring virus (1999) - Barking dogs never bite (2000) - Plum blossom (2000) - Take care of my cat (2001) - Sympathy for Mr. Vengeance (2002) - Saving my hubby (2002) - Tube (2003) - Spring bears love (2003) - Linda Linda Linda (2005) - The host (2006) - Air doll (2009) - As one (2012) - Cloud Atlas (2012) - A girl at my door (2014) - Jupiter ascending (2015) - The tunnel (2016) - The drug king (2018) - #jesuislà (2020) Serie TV. - Angel's kiss (1998) - School (1999) - Look back in anger (2000) - Mothers and sistrs (2000) - Beating heart (2005) - Someday (2006) - How to meet a perfect neighbor (2007) - Master of study (2010) - Gloria (2010) - Sense8 (2015-18) - Stranger (2017-20) - Matrimonial chaos (2018) - Kingdom (2019-in corso) - The silent sea (2021)
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